martedì 28 gennaio 2014

...SI PARLAVA DI SEMI E DI BIODIVERSITA'?




1 FEBBRAIO 2014 - 
"CIBO SANO PER TUTTI" - ZERO OGM


giornata a favore della BIODIVERSITA', del CIBO SANO e SICURO.. della TRASPARENZA..del COLTIVARE SANO e SOSTENIBILE..

..PER DIRE NO AGLI OGM !!!!




INVITIAMO TUTTE E TUTTI A PARTECIPARE A QUESTA INIZIATIVA, DA COSTRUIRE ASSIEME!!

PER SAPERNE DI PIU' LEGGI IL BLOG DEL GRUPPO
 COLTIVAR CONDIVIDENDO



giovedì 9 gennaio 2014

NUTRIRE LA TERRA, NUTRIRE LE PIANTE



In natura i resti organici morti (foglie cadute, rametti, corteccia, feci, spoglie animali, piante erbacee, ecc..) caduti nel terreno vengono ridotti e decomposti ad opera di insetti, vermi e microrganismi. Nella decomposizione della materia organica si ottengono due prodotti: una parte viene completamente mineralizzata con produzione di sostanze nutritive prontamente assimilabili dalle piante; un altra parte diventa HUMUS, che si presenta come terra scura, spugnosa e profumata. L'humus viene considerato "sostanza organica stabile" in quanto, rispetto al materiale di partenza, è più resistente alla bio-degradazione: ciò permette al terreno di mantenere la propria struttura e consistenza, tuttavia ogni anno parte dell'humus viene mineralizzato (si degrada e libera sali minerali) e lentamente cede sostanze nutritive. L'humus  si forma in presenza di sostanze vegetali ricche di fibre come il fogliame, le ramaglie, la paglia, le erbe del sovescio; non accade la stessa cosa se sul terreno vi sono solo resti animali (letame, liquami, pellami, ecc..): perciò il materiale vegetale è necessario nella compostazione per la produzione dell'humus.

QUALITA' E CARATTERISTICHE DELL'HUMUS: 

  • trattiene l'acqua e i principi nutritivi
  • facilita l'aggregazione delle particelle di terra. Il terreno si presenterà granuloso e soffice
  • conferisce stabilità alla struttura del terreno (più resistente alle piogge battenti e al compattamento da parte delle macchine agricole)
  • magazzino di sostanze nutritive: vengono ceduti lentamente i sali minerali

Avremo bisogno anche nei nostri orti di una sostanza organica duratura e che non nutra solo le piante ma anche il terreno e gli organismi che convivono in questo ambiente. Per ottenere un prodotto molto simile all'humus, dobbiamo imitare la natura. Nell'orto e nel giardino abbiamo a disposizione diverso materiale vegetale che sistemato in adeguati contenitori, le COMPOSTIERE, favoriscono la compostazione e la formazione di una sostanza organica, il COMPOST, da utilizzare come fertilizzante per le nostre coltivazioni e come copertura del terreno per migliorarne la struttura.  




compostiera a silos con rete metallica
compost

ECCO I VANTAGGI DEL COMPOST:

  • Compostare i residui dell'orto e del giardino, eviterebbe di bruciare ramaglia e foglie,limitando così la produzione di CO2; 
  • dare un contributo alla corretta gestione dei rifiuti e a limitare i costi di smaltimento;
  • garantire la fertilità e migliorare la struttura del suolo.

COSA COMPOSTARE:

  • avanzi di cucina - residui di pulizia delle verdure, bucce, fondi di the, di tisane e di caffè.
  • scarti del giardino e dell'orto -  legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti, erbe spontanee, residui di coltivazione dell'orto.
  • materiali biodegradabili - carta da cucina, cartone, segatura e trucioli di legno non verniciato
Vi sono alcuni resti di cucina quali gli avanzi di cibo di origine animale e i cibi cotti che è consigliabile limitarne l'inserimento, perchè attraggono animali indesiderati. 

Come già accennavo, i residui e il materiale vegetale vanno sistemati a strati in una "compostiera" o stratificati in un cumulo a terra. La decomposizione avviene per opera di vari organismi presenti nel terreno o sui resti organici: vi sono le muffe che intaccano i resti di cucina, insetti e vermi che riducono la vegetazione morta, batteri e funghi che attivano la fermentazione. Tutto ciò deve avvenire in presenza di ossigeno per ottenere così un compost sano e vitale. Per tale motivo è importante che l'accumulo dei residui non sia compattato e per favorire una buona circolazione dell'aria è necessario alternare materiali differenti come rami spezzati, trucioli di legno, paglia. Anche l'inserimento di materiali ricchi di acqua devono essere alternati con materiale ricchi di fibre proprio per evitare che la troppa umidità non renda asfittico il cumulo e provocare delle fermentazioni anomale (anerobiche), che sprigionano cattivi odori, ma soprattutto si forma un compost mal fermentato e ricco di tossine.   


Dove sistemare la compostiera o il cumulo: il luogo più adatto deve essere ombreggiato in estate ed esposto al sole in inverno. Il riparo estivo potrebbe essere un albero caducifoglie o una pergola ombrosa per evitare che il materiale in decomposizione non si asciughi troppo causando il migrare degli organismi negli strati sottostanti. Lo stesso luogo diventa ideale in inverno in quanto le foglie cadute proteggono e arricchiscono il compost e i tiepidi raggi solari favoriscono la compostazione del materiale organico.


Cosa scegliere: la compostiera o il cumulo?



compostiera in plastica
compostiera in legno



















Le compostiere sono di diversi tipi: auto-costruite in legno, in muratura o con semplici reti metalliche; oppure contenitori chiusi in materiale plastico. Ognuno di questi contenitori ha caratteristiche diverse: i primi vengono definiti contenitori aperti dove la circolazione dell'aria e il mantenimento della temperatura risultano buoni. Invece nei contenitori chiusi l'aria non circola bene ma sono migliori per quanto riguarda il mantenimento della temperatura. Un altra caratteristica che viene tenuta in considerazione nella scelta del contenitore è la facilità con cui si asporta il compost. 

Nelle immagini seguenti si vede il modo in cui si asporta il compost, in una compostiera auto-costruita con rete metallica.


inclinare la compostiera




asportare con la pala il compost maturo
compost maturo



compost fresco da tenere ancora nella
compostiera fino completa maturazione

sistemazione della compostiera
in posizione ombreggiata












Questo tipo di compostiera è molto pratica e poco costosa, è ideale nei climi umidi perchè favorisce l'eliminazione dell'acqua in eccesso presente nei resti vegetali. D'altro canto è meno pratica nell'operazione di recupero del compost.

IL CUMULO è invece un sistema di compostaggio che non prevede un contenitore, ma lo si posiziona in una buca poco profonda e ben drenata, quella che un tempo veniva chiamata CONCIMAIA.
cumulo
Per allestire il cumulo occorre stratificare i materiali, alternando quelli secchi (foglie, trucioli e segatura, cartone)con quelli umidi, fino al completamento. L'altezza ideale deve essere circa 50/60 cm, ciò permette di avere una massa sufficiente che mantenga il calore al suo interno e permettere una corretta attività microbica. Se avete molto materiale, evitate di fare un cumulo troppo alto, piuttosto allungatelo; se si supera il metro di altezza, si rischia di compattare il materiale sotto il peso. Anche la forma del cumulo è importante: in estate è meglio dargli una forma a trapezio in modo che vi sia una superficie piana ben esposta che permette un miglior assorbimento di umidità (piogge ed eventuali irrigazioni). In inverno è meglio dargli una forma triangolare per favorire lo sgrondo.
A differenza della concimaia, in cui si buttano gli scarti nella buca a mano a mano che si hanno a disposizione, il cumulo lo si allestisce con scarti accumulati separatamente. 
Finchè il cumulo matura è meglio proteggerlo dall'essiccazione o dall'eccessiva umidità, a tale scopo si possono usare teli di juta, o teli in tessuto tnt, o ricoprirlo con uno strato alto 5/10 centimetri di paglia.  


COMPOST A SCUOLA.


Anche a scuola si può realizzare una compostiera auto costruita  per recuperare gli scarti di vegetazione dell'orto o gli avanzi della frutta. Oppure si possono realizzare anche delle piccole compostiere con delle bottiglie di plastica tagliate e bucherellate.
 Le bottiglie così preparate vengono riempite con alcuni rifiuti biodegradabili: pezzi di legno o pezzi di corteccia o trucioli di legno non verniciato, foglie secche o foglie secche di ortaggi, erba tagliata,della terra, bucce della frutta, resti del tè,  gusci delle uova, i mazzi di fiori sfioriti.

 Ecco cosa succede alla sostanza organica nella piccola compostiera:

Dopo aver stratificato legnetti, foglie, terra e scarti vegetali, la compostiera deve essere riposta al riparo dalla pioggia (eventualmente coperta con una pellicola di plastica o altro) al esterno dell’abitazione. Il processo avviene naturalmente e non deve essere accelerato dal calore. 
Gli scarti vegetali sono i primi a degradarsi: cambiano colore, l’acqua presente nei tessuti viene rilasciata, si sente odore di vegetali in decomposizione.
In 10 giorni circa il volume del materiale dimezza, i liquidi formati vengono in parte assorbiti dalla terra. In questa fase, a seguito della decomposizione, ci sarà l’innalzamento della temperatura all’interno della massa, potrebbe raggiungere i 30° (in una compostiera grande, con più massa la temperatura può arrivare a 60°). Le foglie se inumidite dal liquido marciscono, cambiano il colore e dimezzano il loro volume.
Se si volesse continuare ad “alimentare” il compost, si potrà aggiungere sulla superficie, altri scarti vegetali, prolungando l’esperienza per altre settimane.
In un mese non si riconoscono più i diversi materiali e il compost (ancora immaturo) è una massa umida. Nel caso ci fosse troppo liquido, è consigliabile fare alcuni piccoli buchi o tagli (se non sono già stati fatti) sul fianco e sul fondo della bottiglia.


Cartoncini decorati che servono a coprire
 la bottiglia. I lombrichi potranno scavare  le
loro gallerie fino alla periferia del contenitore
senza essere disturbati dalla luce 
Con il freddo il processo rallenterà un poco, il compost avrà una temperatura leggermente più alta di quella ambientale.
Dopo circa 3 mesi il compost comincerà ad assomigliare alla terra. I pezzi di legno saranno ancora grossolani ma in parte intaccati da funghi. Se il compost fosse troppo umido, prima di utilizzarlo è consigliabile toglierlo dalla bottiglia e lasciarlo in un vaso o a terra in modo che la libera circolazione dell’aria completi il processo. 

....e i lombrichi?
Se preparate le piccole compostiere in primavera, potreste aggiungere uno o due lombrichi che favoriranno il processo di compostaggio. Un opportunità per i bambini di osservare da vicino i piccoli animali e nutrirli con gli scarti di verdure. 







martedì 12 marzo 2013

ORTI IN UMIDO



Sembra il titolo di una ricetta invernale, ma invece è lo stato della terra in questo periodo.



Da circa un mese, a scuola e a casa abbiamo rimesso le mani nella terra, tra le foglie e la paglia. Abbiamo una gran voglia di seminare insalatine e legumi, ma tra una nevica e uno scroscio d'acqua ci ritroviamo gli orti zuppi di acqua. In qualche orto, tra un intervallo meteorologico, siamo riusciti a fare qualche semina primaverile: piselli con insalata o con spinaci, ravanelli e insalata misticanza o con crescione o con valerianella. Presi dalla disperazione e dalla voglia di seminare, in qualche altra scuola, abbiamo seminato nei vasi per poi trapiantare le piantine nell'orto quando il terreno si sarà asciugato: nasturzi, calendule, piselli, qualche aromatica da tenere ancora protette in classe. Ma altre novità ci rallegrano (intanto!), insieme a un gruppo di persone abbiamo costituito un orto collettivo, che si chiama "Orto San Michele" dedicato alla pieve rurale che gli sta difronte; è un  appezzamento di terra dove coltivare condividendo il lavoro, le scelte, gli acquisti, i problemi e le soluzioni. 

Chi legge sarà sicuramente al corrente che  parecchi orti collettivi  stanno nascendo in città e in provincia, così tanti che insieme, quando facciamo gli ordini delle piantine, sembriamo una azienda orticola! 
Gli orti collettivi coltivano e producono per uso personale, non si vende a nessuno ma sono concessi scambi di verdure, frutti, erbe aromatiche e semi tra i vari orti;per saperne di più, ogni tanto date un occhiata al blog ORTORTO......
C'è grande trepidazione, programmazione e organizzazione, sembra di essere in primavera!
 

mercoledì 30 gennaio 2013

FIORI D'INVERNO

   


In questi ultimi mesi nell'orto si sono fatte poche cose: qualche passeggiata per vedere lo stato delle piante perenni, per raccogliere gli ultimi radicchi e qualche foglia di sedano riparate sotto le foglie secche del ciliegio. Le spruzzate di neve l' hanno incorniciato e illuminato trasformandolo in un paesaggio selvatico e fatato. C'è stato qualche giorno, dove il cielo era come nella foto qui sopra, in cui ero attratta dalla terra, volevo andare fuori e seminare insalata e piantare aglio. Ma a trattenermi è stato un forte raffreddore.
Ora però stanno fiorendo i Calicanti (lo si vede nella foto), e la temperatura, che non è mai stata estrema, si sta lentamente alzando, ed è arrivato così il momento di muoverci, di pensare all'orto e decidere cosa seminare e piantare.
Anche via internet e attraverso le mail, si sente questo fervore lieve ma continuo di scambi d' informazioni, appuntamenti per incontrarsi e programmare gli acquisti di sementi e piantine. A Verona e provincia, ma non solo, ho trovato inviti da tutto il nord per partecipare a eventi e mercati dedicati alle coltivazioni orticole, allo scambio di sementi, alla ricerche di terre da coltivare........

 

lunedì 29 ottobre 2012

Qualche notizia!



Se cercate altre informazioni riguardo la realizzazione dell'orto a scuola, o avete bisogno di qualche scheda didattica, canzoncine e filastrocche, vi invito a leggere e ascoltare questo piccolo manuale...........





.....l'ho scritto io!
(lo si trova anche in biblioteca)

www.melamusic.it






domenica 28 ottobre 2012

E' già ottobre.......




associazione di ortaggi: crescione, gentile, radicchio, pomodori

Sono stata così impegnata a raccogliere i semi che mi sono accorta solo ora che siamo già ad ottobre. A scuola però ci siamo dati da fare e abbiamo preparato il terreno e seminato alcuni ortaggi come le carote, gli spinaci, il crescione e la misticanza (è un miscuglio di semi di lattughe e cicorie che germogliano scalarmente durante l'anno nelle diverse stagioni). Si possono ancora piantare i bulbi di cipolla e di aglio; se volete invece dedicarvi ai cereali, potete seminare quelli invernali quali il grano o frumento, l'orzo, l'avena e la segale. 
spighe di segale
Andiamo un po' per ordine: per decidere quali ortaggi seminare negli orti di scuola, è importante conoscere anche la durata del loro ciclo vitale cioè il periodo che intercorre tra la semina e la raccolta: tale periodo deve corrispondere al calendario scolastico. Per esempio le carote hanno il ciclo vitale lungo che va dai 6 ai 7 mesi prima di poterle raccogliere e mangiarle, perciò è necessario seminarle in autunno per raccoglierle a maggio, oppure se l'orto viene irrigato in estate, è possibile seminarle ad aprile per raccoglierle ad ottobre. Per il crescione,  non abbiamo dubbi, cresce in fretta, in 25/30 giorni può essere tagliato e mangiato, per poi ricrescere: dall'autunno alla primavera può essere raccolto e seminato più volte. Gli spinaci crescono un po' più lentamente, sono pronti alla raccolta dopo 90 giorni, se vengono seminati tra settembre e ottobre si possono raccogliere prima di natale. Nel caso avessimo tardato la semina autunnale dovremmo coprire l'aiuola con il telo di tnt (tessuto non tessuto) per proteggere i germogli dal freddo e attendere la primavera per la raccolta. Lo stesso accorgimento dovremo farlo per l'insalata misticanza, nonostante sia veloce nella crescita, dopo 30 giorni si può già tagliare, è necessario proteggere le piante restanti che in primavera si svilupperanno per dare origine a voluminosi cespi d'insalata.


spighe di frumento
Seminare cereali è un bel progetto che può essere utilizzato per diversi approfondimenti: l'uomo primitivo e la nascita dell'agricoltura, l'origine degli alimenti come il pane, la cultura locale attraverso la conoscenza dei cereali, riconoscimento e classificazione delle graminacee, e altro ancora. Intanto però è il momento di seminarli, quindi rimbocchiamoci le maniche e prepariamo le aiuole che li ospiteranno. Se lo spazio che avete a disposizione non è grande, sarà meglio seminare i cereali a file, tracciando dei solchi distanti tra loro 20 cm. Al contrario potete seminare a spaglio, come facevano un tempo i contadini: la sacca a tracolla con i chicchi, la mano che ne prende manciate e con gesto del braccio, ampio e ad arco (i giovani mi suggeriscono "come lanciare un freesby"), vengono lanciati lontano. Camminando linearmente sulla superficie, si riesce a seminare in maniera omogenea.
spighe di avena
I lavori successivi comprendono la copertura del solco con la terra ammonticchiata ai lati o rastrellare delicatamente la terra, nell'appezzamento seminato a spaglio. Anche se non è necessario in questa stagione, irrigare a pioggia dove si è seminato, favorisce una miglior coesione del seme con la terra. Il getto d'acqua deve essere leggero per evitare di spostare i semi o creare buchi nel terreno. I cereali invernali o "vernini" non hanno bisogno di protezione dal freddo, ma come accade spesso negli orti delle scuole in città, arrivano stormi di uccelli affamati o abituati a trovare il cibo facile. Occorrerà coprire con il tessuto tnt le aiuole e predisporre delle striscioline di carta luccicante appese a bastoni o alla staccionata, per allontanare questi insaziabili granivori! Per ovviare un po' il problema, potreste predisporre delle mangiatoie dove invitare gli "ospiti indesiderati" ad un pranzo alternativo.
sezione di chicco di grano
(illustrazione di Claudio Bighignoli)
Ora non ci resta che aspettare e osservare cosa accade. In primavera, se sarà necessario occorrerà irrigare il terreno; il tempo della raccolta è ancora lontano, nel frattempo potrete osservare la crescita della pianta, lo sviluppo della spiga, la fioritura, la formazione del frutto (chicco o cariosside, si perché il chicco non è il seme), la maturazione della spiga.
Dopo tutta questa attesa il momento della raccolta non potrà che essere una festa! Non potendo usare un falcetto o una mietitrice, taglieremo gli steli del frumento con le forbici e li legheremo insieme facendone dei mazzi non troppo voluminosi. I mazzi verranno stesi su delle tavole ricoperte di carta o di un telo, in un luogo al coperto e arieggiato; lì verranno lasciati a seccare per alcuni mesi. Il ritorno a scuola sarà anche il momento per concludere il lavoro: resta da "trebbiare" il frumento cioè, battere le spighe per far staccare i chicchi che  poi verranno puliti dalle foglie esterne e conservati in sacchetti di carta. Una manciata di chicchi serviranno per la prossima semina, il resto dei cereali potranno essere trasformati per mangiarli (macinati, fatti germogliare, cucinati). 

SCHEDA: 

FRUMENTO o grano
ORZO
Fam. Graminacee


ESPOSIZIONE  soleggiata
LUOGO  nell’orto in piena terra
SEMINA  tra ottobre e novembre
TIPO DI SEMINA  a spaglio o a file
DISTANZA TRA LE FILE  20 cm (una spanna c.a)
DISTANZA SULLA FILA  2 cm (due dita c.a)
PROFONDITA’ DEL SEME  ricoperto dalla terra
GIORNI PER EMERGERE  10/15 giorni
RACCOLTA DEL PRODOTTO dopo 6 mesi 
CONSOCIATA con fagiolini o con soia


DESCRIZIONE
FORMA  pianta erbacea, con gambo eretto.
COLORE  verde chiaro e a maturazione prende 
un bel colore giallo dorato
ALTEZZA  40/60 cm
FORMA DELLE FOGLIE  le foglie sono lunghe a forma lanceolata 
che nascono dai nodi presenti sul gambo ( detto culmo ), avvolgendolo in parte
FIORI  sono riuniti nelle spighe, sono poco appariscenti di color bianco-verde
FRUTTI  sono riuniti nelle spighe e si chiamano chicchi o cariossidi
 il cui seme è fuso assieme. I chicchi sono ricchi di amido,
vitamine e proteine che formano il glutine
ORIGINE  sembra essere originario dell’Asia minore

COSA SI RACCOGLIE
PRODOTTO  a maturazione, tra maggio e giugno,  si tagliano le piante, 
si raggruppano in fasci e si lasciano asciugare per 2 mesi 
in un luogo arieggiato e all’ombra. Attraverso la battitura delle spighe, 
i chicchi si staccano e cadono sul tavolo, vengono poi messi 
nei sacchetti in attesa dell’utilizzo.
COLORE  la spiga è dorata
FORMA  .del chicco è piccolo e di forma ovale. Il chicco dell’orzo
 è un po’ più corto e rotondeggiante
DIMENSIONE  le spighe sono lunghe 8/10 cm; il chicco misura mezzo centimetro.
USO   I chicchi possono essere usati in diversi modi: macinati per produrre
farina che viene usata per fare pane, torte, biscotti e tagliatelle; 
cotti in acqua calda e conditi con verdure; germogliati in acqua 
per alcuni giorni e mangiati in insalata o con altre verdure.
      

sabato 15 settembre 2012

Settembre nell'orto



 Nelle scorse settimane il caldo ci ha tenuti lontano dall'orto ma la pioggia e il cambio di temperatura sono stati i segnali per ripartire.
 Passeggiando nel vostro orto sicuramente avrete notato che le erbe spontanee che sono cresciute attorno agli ortaggi sono piante resistenti alla siccità e alle alte temperature e la pioggia di questi giorni le ha comunque favorite, crescendo in fretta per arrivare alla maturazione dei loro semi. Per evitare che si propagano eccessivamente occorre tagliarle o estirparle ma per poterle utilizzare come copertura del terreno è meglio lasciarle essiccare in un mucchio, in questo modo rilasceranno i loro semi fuori dalle vostre aiuole. 
Liberato l'orto da un po' di erbe avrete potuto accertarvi della salute delle varie piante; raccogliere gli ortaggi estivi e cogliere i semi dei fiori e degli ortaggi che hanno terminato la produzione. La raccolta dei semi ci garantisce la riproduzione delle piante che più ci piacciono e soprattutto di quelle che crescono bene nel nostro orto-giardino: possiamo lasciare che le piante si disseminano da sole, lasciandole in terra fino al termine del loro ciclo vitale oppure possiamo coglierle prima che rilascino tutti i semi e conservarli, per utilizzarli la stagione successiva. 



Calendula in fiore e con semi maturi

Lunaria con fiore e frutti in maturazione






















Per fare ciò occorre raccogliere i frutti o tutto il fiore sfiorito quando sono  secchi o appassiti; si sistemano su fogli di giornale o su un telo, in un luogo fresco e ombreggiato; passati una decina di giorni si possono già sbriciolare delicatamente i fiori o sgranare le spighe, sul telo si accumuleranno i semi che dopo essere stati puliti  verranno conservati in sacchetti di carta o in vasi di vetro. Ricordatevi di scrivere il nome della pianta e la data. 






Frutti e semi di Cavolo nero


Frutti e semi di Agrostemma


Semi di Calendula
Frutti e semi di Nigella